"COME L'ACQUA DA UN BICCHIERE ROTTO"
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Regia Piera Mungiguerra
Con Marco Ripoldi e Libero Stelluti
Testo Ferdinando Cotugno - Piera Mungiguerra
Consulenza drammaturgica Luca Franzoni
Come una lunga chioma era già sciolta, come pioggia caduta era diffusa,
come un raccolto in mille era divisa.
Ormai era radice.
E quando il dio bruscamente fermatala, con voce di dolore esclamò: Si è voltato -,
lei non capì e in un soffio chiese: Chi?
(Orfeo. Ermete. Euridice. R.M.Rilke)
Lo spettacolo parla di una perdita e di un viaggio fra ricordi e sogni.
Parole e immagini per esplorare il luogo caldo dove la morte impone le sue ragioni sull'amore e dove quest'ultimo ne esplora i territori cercando lo spazio per restare.
Sulla scena c'è una scatola e gli oggetti di una persona che invece non c'è più.
Il vuoto che resta, i pezzi del naufragio, e due ragazzi, parte dello stesso amore, a metter ordine nello spazio come nel tempo.
Attraverso la memoria, da quella stanza inizierà il cammino, che getterà ponti fra realtà e sogno, fra scatole impolverate e animali marini nel fondo dell'oceano, provando a forzare la vita e la morte. Provando ad andare contro le regole.
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